Di gommisti-gommisti ce ne sono ancora molti, si va dal piccolo negozio tra un bar e un panettiere al grosso capannone periferico.
Ma si trovano anche gommisti nell’area di un benzinaio o di un autolavaggio.
Altri professano all’interno della rete di assistenza delle case automobilistiche; poi ne conosco uno, in un piccolo negozio sulla circonvallazione, che fa da elettrauto e gommista.
E i fotolitisti?
Si trovano ovunque: ci sono i fotolitisti-fotolitisti o quelli inseriti nel reparto prestampa di uno stampatore.
Ne troviamo altri al fianco di un fotografo (dove però sono subito promossi “operatori di post-produzione”) oppure se ne trovano all’interno di uno studio grafico o di un’agenzia.
Ma guai a dire che il fotolitista non esiste più, chiamiamolo come ci pare ma i passaggi di fotoritocco e calibrazione cromatica sono step irrinunciabili.
Come del resto non dovrebbe mai mancare la prova colore a supporto e garanzia di un buon risultato in stampa.
C’è anche il caso di un caro amico, stimato medico odontoiatra (come dire, di vecchio stampo …).
Autodidatta, è uno dei più bravi fotolitisti che io abbia mai conosciuto: con il suo Mac e una serie di software, realizza dei bianchi e neri sorprendenti.
Il bello è che è convinto di essere solo un fotografo.