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dal prompt al poster

cover Fotolito CDcromo poster prompt Giorgio Morandi
Tutto comincia con una frase: “un quadro style giorgio morandi, subject coca cola + birra bud + pepsi --ar 3:4 --v 7 --profile nddtdnw.” Corta e semplice. Però Midjourney, quando ci prende, è un fenomeno. Sa chi è Giorgio Morandi. Due parole e ti tira fuori un gioiello. (Ma se non capisce, puoi scriverci la Divina Commedia e lui gira a vuoto). Anzi ne...

Porsche en Corse: un manifesto tra stampa moderna, fotolito e cultura visiva

cover Fotolito CDcromo poster porsche
Un poster che racconta una vittoria e un'epoca Porsche en Corse, si chiama così. Un manifesto automobilistico che sembra uscito da una tipografia svizzera. C’è una Porsche 911 R, vincente, elegante. E c’è anche Napoleone, ma non in posa, non trionfante. È fatto a puntini. Il retino: un linguaggio tecnico che nasce in tipografia Un segno tecnico diventato estetica Sì, quei puntini lì: il retino. Non è un...

prova colore contrattuale #6

prova colore certificata CDcromo Fotolito
Una cosa sulla prova colore. C’è questa cosa che si chiama prova colore, che sembra una formalità, una di quelle cose che si fanno perché si devono fare, tipo firmare in fondo ai documenti, quando ti dicono "firma qui", che uno magari firma e non legge nemmeno. Ecco, no. La prova colore non è così. La prova colore è una roba seria. Serve per vedere, prima di iniziare...

fotolito: cos’è davvero, e perché tutto dipende da lì

cover CDcromo fotolito - cos'è la fotolito
La fotolito è la fase in cui si decide se il colore che vedi sullo schermo verrà giusto, più o meno, anche sulla carta. Il resto – tutto il resto – viene dopo. Cos'è la fotolito (oggi, non ieri) Quando si parla di fotolito, spesso si pensa a una cosa vecchia. Alle pellicole. Alle lastre. Alla chimica. E va bene, una volta era così. Ma...

una stampa perfetta nasce da una prova imperfetta

CDcromo fotolito stampatore e prova colore
Tema: perché la prova colore, per definizione, non può mai essere perfettamente fedele, e perché va bene così. La stampa offset è un patto tra previsione e realtà. E la prova colore è il primo tentativo di mantenerlo. Ma ecco il paradosso:
 La prova è imperfetta. Sempre. - Non è fatta sulla carta di stampa. - Non usa gli stessi inchiostri. - Non passa dalla...

prova colore contrattuale #5

prova colore su carta GMG
Perché alla fine è di questo che si tratta: evitare disastri. Nessuno ha mai voglia di sentirsi dire “eh, ma sul monitor era diverso” e nessuno potrà scaricare la colpa sullo stampatore. Una prova colore certificata è come una stretta di mano prima di una partita importante. Serve a mettere tutti d’accordo prima, non a litigare dopo. > immagine generata con AI -...

stampatore con le bretelle in quadricromia

Lo stampatore con le bretelle in quadricromia lo sa, e noi con lui, non è una gran scoperta, è una cosa risaputa, banale. Ma è proprio in questa semplicità che si nasconde il cuore della stampa: qui, tra il ronzio della macchina e l’odore della carta, modernità ed esperienza si tengono per mano. Alle sue spalle, c’è una bestia di metallo...

scanner anni 70

Un uomo in camice bianco. Una manovella. Un ingranditore che sembra un dinosauro. Siamo tra gli anni 60 e 70, il colore si separa così: a mano. Da una diapositiva nascono quattro pellicole: ciano, magenta, giallo, nero. Un lavoro da matti. Costoso, lentissimo. Un selezionatore bravo ne fa dieci al giorno, bruciando metri di pellicola. Un’arte fatta di chimica, luce, pazienza. Laboratori bui, mani sporche,...

prova colore contrattuale #4

“Le prove colore, ecco il momento della verità. Non un foglio qualunque: una prova certificata, un patto scritto in ciano, magenta, giallo e nero” immagine generata con AI - software Midjourney successivi passaggi: - conversione RGB_CMYK - calibrazione cromatica - postproduzione - Prova colore con certificazione Fogra® sistema GMG Color®, per stampa su carta patinata e usomano. Plotter Epson® 9500 – inchiostri Epson Europe B.V.®

le Nozze di Cana: uno scatto in alta risoluzione

Venezia, 1563. Veronese dipinge questa scena gigantesca – quasi dieci metri di larghezza – per il refettorio del monastero di San Giorgio Maggiore. La storia è sacra, ma l’atmosfera è decisamente mondana: un banchetto affollato, vestiti sontuosi, piatti ricolmi, servi indaffarati. E nel bel mezzo, Gesù che trasforma l’acqua in vino. Una tela che più che un dipinto sembra un’istantanea scattata con...