
Tutto comincia con una frase:
“un quadro style giorgio morandi, subject coca cola + birra bud + pepsi –ar 3:4 –v 7 –profile nddtdnw.”
Corta e semplice.
Però Midjourney, quando ci prende, è un fenomeno.
Sa chi è Giorgio Morandi. Due parole e ti tira fuori un gioiello. (Ma se non capisce, puoi scriverci la Divina Commedia e lui gira a vuoto).
Anzi ne genera un po’, a noi scegliere la migliore.
Ora nessun giudizio morale, filosofico o sociale, qui solo un’osservazione tecnica.
Solo una procedura.
Quindi si passa al mestiere. Alla parte concreta:
– 1) l’immagine generata deve essere ricampionata, bisogna aumentare la risoluzione.
Serve per portarla su carta in modo dignitoso, fino a formati come 50×70 cm.
Alcune imagini reggono in modo molto credibile, altre perdono qualcosa, dipende dal soggetto, dal numero dei dettagli fini.
Con la pittura è molto più semplice, con una fotografia i limiti sono più evidenti.
– 2) si convertono i colori, da RGB a CMYK.
– 3) calibrazione cromatica: si lavora sulla coerenza cromatica, per mantenere l’equilibrio dei colori anche su carta.
– 4) post-produzione: qualche ritocco in Photoshop per affinare dettagli e contrasti, insomma un po’ di fotolito.
– 5) e quindi mandiamo tutto in stampa: formato 60×80, su carta opaca GMG, standard Fogra (non si scherza…)
E alla fine, prendi il poster, quattro pezzi di nastro adesivo, e lo attacchi al muro.
Lo guardi.
E ti sembra una cosa incredibile, che da una frase sei arrivato lì, a una roba vera, che puoi toccare.