La sgagnosa
In #Bovisa, zona 9 di #Milano, confini abbastanza netti, tutto quello che capita, quando ti capita è moltiplicato per cento.
Il freddo? Se finivi a lavorare nelle #fabbriche della zona, colpa la distanza dal centro, i colleghi ti dicevano che eri finito in Siberia. Qui fa più freddo che nel resto di Milano.
La fortuna? Puoi finire bene come nelle vie vicino a Piazzale Lugano, ma in quasi tutte le altre zone, se vuoi vivere in un quartiere residenziale, te ghè de spettà.

La solitudine? Benchè il progetto di recupero dell’Università Politecnico stia trasformando la zona anno dopo anno in effetti c’è ancora da lavorare sulle occasioni di socialità.

La fame? Non è come altrove. Qui si parla di “sgagnosa”. Quella sensazione che ti prende allo stomaco. Un appetito torturante. Qui non si ha “solo” fame. Non a caso il ristorante de Lo Spirit de Milan di Luca Locatelli, via Bovisasca, da queste parti si chiama proprio la fabbrica della sgagnosa.

Il quartiere è popolare, gli spazi industriali, la gente più umana, l’atmosfera d’altri tempi, il calore delle persone davvero diverso, il cielo più bello.
Negli anni Sessanta qui venivano i #pittori più quotati della città per disegnare, colorare, sognare ad occhi aperti.

Il #Testori, non a caso, colloca in queste zone molte delle sue bellissime opere. Perché qui, anche le passioni si vivono più intensamente.

Ecco perché ho pensato fosse giusto dedicare una delle magliette della collezione CDcromo a questo piccolo grande quartiere della città.
Che vista da vicino, a volte, non sembra nemmeno Milano.