Il grigio è molto utilizzato in libri di architettura e design per la sua eleganza e la sua intensità ma il problema più comune è che il cliente di solito non è disposto a pagare il costo di un quinto colore e non sorprende la richiesta di stampare un grigio in quadricromia.

Anzi non è rara la richiesta di stampare il grigio con un colore solo, cioè una percentuale del nero.

Mentre per l’oro o l’argento si sa che in stampa è necessario un quinto passaggio, per il grigio la teoria vuole che sia possibile stamparlo con i 4 colori.

Il grigio sembra un colore facile da gestire, secondo la scienza esatta della quadricromia è la somma dei tre colori in parità, ovvero i tre colori (ciano magenta giallo) presi dalla stessa quantità formano un grigio perfetto, questo almeno in teoria.

Nella pratica è tutto un po’ più complesso da gestire in fase di stampa.

Anzi confermo che a video o su una prova colore digitale, il grigio di quadicromia viene perfetto … ma la richiesta può giustamente infastidire lo stampatore per una semplice ragione: il grigio composto solo di nero risulterà, stampato sulla carta, un colore vuoto poco uniforme, per dirla in gergo, poco imbottito, povero.

La stessa forza di grigio se raggiunta con l’utilizzo di tutta la quadricromia, poniamo il caso C10 M10 Y10 K10, darà un colore ricco in quanto più inchiostro sarà andato sulla pagina rendendo più compatto il risultato; insomma è un po’ come imbiancare le pareti di casa con una sola mano di colore un po’ abbondante o passando il colore più volte con mani legggere.

Sembra una raffinatezza da grafici nerd ma a ben guardare il risultato finale è sempre a vantaggio dell’utilizzo di più colori.

Scartata l’idea del solo nero, la somma dei 4 colori sembra risolutiva, ma lo stampatore (sempre giustamente!) vi chiederà, quante pagine del libro hanno il fondo grigio e, se queste sono tante, vi dirà con enfasi: vengono tutte diverse!

Cosa intende per diverse?

Intende che il grigio, così delicato sull’equilibrio dei 4 colori, non riuscirà ad essere costante in tutte le pagine, in alcuni casi ci sarà un po’ più di magenta, in altri di ciano e quindi il grigio, colore maledetto, metterà subito in mostra le differenze a dispetto dell suo apparire innocuo (…un grigio è solo un grigio…) ci accorgiamo che le tonalità possono essere molto diverse e in tutte le direzioni, caldo, freddo, chiaro, scuro.

Poche differenze percentuali ma che l’occhio umano sul grigio vede subito in modo implacabile.

Per non rischiare uno sgradevole effetto arlecchino sul vostro prezioso catalogo di design ecco allora che l’utilizzo di un quinto colore, costante in tutte le pagine, può essere consigliabile.