Lo scorso anno il team Google ha annunciato Google Fonts Knowledge, un’integrazione a Google Fonts sviluppata da SeHee Lee (Staff Design di Google), Tobias Kunisch (Design Lead di Google Fonts) assieme a Elliot Jay Stocks, designer e scrittore specializzato in tipografia.

Ormai da diversi anni Google si è resa un grande, e importante, punto di riferimento per il mondo del web design grazie al suo ricco archivio di font con più di 1400 famiglie di caratteri gratuiti e utilizzabili per il web, includendo diverse pietre miliari come il Roboto progettato da Christian Robertson, il Bebas Neue di Ryoichi Tsunekawa, una delle centinaia di versioni digitalizzate del Garamond, etc. tutti presentati con uno specimen, la possibilità di testarlo al momento, un elenco completo dei glifi disponibili e ovviamente la licenza di utilizzo.
Insomma, per chiunque lavori con il mondo del design, è una risorsa non indifferente, ma non c’è da stupirsi, Google ha sempre dimostrato interesse al design tanto che negli anni ha istituito Google Design, una cooperativa di designer, scrittori e sviluppatori che lavorano assieme per produrre contenuti utili ed eventi per mettere in risalto il lavoro di Google e promuovere le innovazioni e gli innovatori del campo del design.

Questa volta però Google ha voluto far intersecare il mondo del design con quello dell’educazione, altro campo nel quale l’azienda di Mountain View è molto attiva e a cui crede da sempre, realizzando un “luogo” che non sia solamente un archivio dal quale le persone possano attingere risorse ma bensì dove possano apprendere conoscenze sulla tipografia, dalla storia dei caratteri fino al loro utilizzo. Al momento del lancio, Google ha voluto mettere a disposizione di tutti, in modo gratuito, più di 30 lezioni di tipografia, suddivise in tre moduli Introducing Type, Choosing Type e Using Type, oltre a più di 100 definizioni tecniche, il tutto scritto e illustrato da Elliot Jay Stocks e supervisionato da un team esperto di tipografi.

Oggi questa “libreria” è in continuo aggiornamento ed evoluzione, rispetto a quando è stato messo online GFK è stato aggiornato e questo verrà fatto costantemente, grazie a feedback e informazioni che verranno raccolte nel tempo dal team di Google Fonts.
Una delle più importanti premesse fatte dai 3 designer artefici di Google Fonts Knowledge è che momentaneamente le regole spiegate si basano sull’alfabeto latino ma l’obiettivo è che presto verranno integrati anche altri alfabeti come quello cinese e arabo, in modo da rendere questo strumento universale. Recentemente è stato aggiunto anche un capitolo riguardante la tipografia per il mondo AR/VR, mondo in grande espansione e che sta diventando uno strumento sempre più utilizzato dalle aziende.

GFK nasce inizialmente da Elliott Jay Stocks, da una serie di conferenze che ha tenuto negli ultimi anni intitolate: Tutto quello che avresti sempre voluto sapere sulla tipografia. Durante questi incontri Stocks spiegava le nozioni fondamentali sulla tipografia finchè decisedi crearne un libro, in modo da essere “accessibile” a un pubblico più ampio.

Nel frattempo, successivamente a una chiacchierata con Davide Demaree, ex collega di Typekit e ai tempi Product Manager di Google Fonts, presentò la sua idea a Dave Crossland, responsabile dei programmi delle operazioni dei font di Google Fonts. In quel momento l’idea di una pubblicazione cartacea si trasformò un sito che poi a sua volta divenne parte integrante, ma soprattutto complementare, della piattaforma Google Fonts.

Come si può intendere dalle ragioni e le motivazioni che hanno portato alla creazione di questa integrazione, lo scopo principale è quello di informare correttamente interessati, studenti e professionisti che utilizzano i font in generale, non solamente quelli di Google Fonts, mettendo a disposizione un “luogo” che racchiuda tutte le regole della tipografia.

La tipografia è una materia di cruciale importanza per i progettisti. Dall’invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg tra il 1453 e 1455, il mestiere dello stampatore, poi diventato tipografo, si è un po’ perso o meglio, è cambiato radicalmente. Oggi gli stampatori esistono ma lavorano diversamente e si occupano principalmente di stampare dei file già pronti e progettati dai grafici quindi se vogliamo, i “nuovi” tipografi sono i grafici, coloro che tendenzialmente hanno a che fare con i caratteri tipografici.

Ormai, sfortunatamente, di tipografi veri, intesi come stampatori di caratteri mobili che lavorano in botteghe odoranti di inchiostro secco, carta e colla, ce ne sono veramente pochi per quanto sia un mestiere che negli ultimi anni sta tornando in voga e soprattutto stia appassionando e riavvicinando molti giovani.

Torino – graphic days – 2019

Sfortunatamente la tipografia è una materia tanto importante quanto sconosciuta. In Italia abbiamo una tradizione non indifferente di tipografi come Aldo Manuzio, Giambattista Bodoni, il quale progettò anche alcuni caratteri tipografici come fece lo stesso Aldo Novarese. Negli anni, queste abilità e conoscenze, sono andata perse e oggi è sempre più difficile aprire un libro o vedere dei progetti, anche digitali, composti correttamente da un punto di vista tipografico. Oggi uno studente lavora direttamente su computer senza realmente sapere quello che sta facendo con il testo ma si limita a usufruire e sbizzarrirsi con le opzioni che i programmi gli danno.

Google Fonts Knowledge è, e sarà, un punto di riferimento importantissimo per i designer di ogni ramo perchè consentirà di conoscere in modo accurato e appropriato tutte le regole che ci servono per comporre o lavorare un testo in modo corretto, anche in riferimento alle nuove tecnologie.