Fino agli anni 70 il colore era il linguaggio della pubblicità: sia i fotografi che si occupavano di reportage sia quelli più inclini alla sperimentazione artistica sceglievano esclusivamente il bianco e nero, perchè il colore era vissuto come volgare, da relegare alle brochure e ai manifesti.

Franco Fontana è uno dei più importanti fotografi che proprio negli anni Settanta eleva la fotografia a colori a oggetto d’arte. In Italia è sostanzialmente il pioniere del colore e questo ne decreta la fama e il riconoscimento anche all’estero.

Ma senza un’industria editoriale attrezzata a stampare il colore in modo razionale ed economico, Franco Fontana e le sue creazioni non avrebbero potuto affermarsi.

Sin dagli anni Sessanta, il settore della stampa cresce a Milano e in altre aree del Nord Italia, grazie soprattutto alla pubblicità. Infatti, con il perfezionamento della tecnologia della separazione dei colori – il cuore della fotolito – e il diffondersi di macchine da stampa offset a 4 colori, la stampa commerciale a colori si impone sempre più.

Più tardi, gli scanner elettronici direttamente collegati ad un computer semplificheranno maggiormente il processo, diffondendo la selezione del colore in quadricromia.

Questo ha generato un circolo virtuoso, creando le condizioni perché la fotografia a colori diventasse più interessante, facile ed economica, non solo in ambito pubblicitario ma anche in quello artistico e culturale.

Poster in quadricromia, cm 70×100
Stampa a getto d’inchiostro su carta Agfa® da 300g
plotter Epson®
designer: SaraFerretti