Arte e Stampa

pubblicità tabacco

In Italia dal 1962 una legge proibisce la propaganda pubblicitaria dei prodotti da tabacco e, ammettiamolo, è stata ben applicata. All’estero invece (Germania, Francia, Belgio, Svizzera) le multinazionali del tabacco per decenni hanno dato un contributo vitale al mondo della grafica e della stampa. Riviste di ogni tipo e agenzie di pubblicità hanno prosperato grazie al sostegno finanziario di queste aziende,...

stampatori e automatismi

Alcuni eventi che hanno caratterizzato questi ultimi mesi lavorativi mi spingono a fare un breve ragionamento poco tecnico e più filosofico, per così dire. Chi pensa che ormai il procedimento di stampa sia una sola questione di automatismi, numeri, densitometri e controlli elettronici non ha in mano la verità assoluta. Non è una questione di romanticismo, di come era bello quando...

sul fumetto di una volta

Jacopo Fo, in un bellissimo documentario su Andrea Pazienza, dal titolo PAZ (2001), butta lì un aneddoto sull’autore, sul fumetto di una volta e sulla mitica Bologna degli anni Settanta. Ricorda di averlo incontrato una sera al centro di un gruppo di geniali autori. Cosa facevano? Dotati di un proiettore, cercavano di capire il funzionamento della stampa. Cercavano di isolare...

pazzi per la carta

È possibile che un "normale" libro fotografico prodotto solo una ventina di anni fa oggi sia introvabile e scambiato tra i collezionisti a cifre esagerate? Il bravissimo Nick Waplington è senza dubbio un fotografo notevole, ma nulla lascerebbe pensare che per avere alcuni dei sui libri bisogna essere disposti a spendere almeno 300 euro! Il #collezionismo ha le sue leggi, spesso...

Quattroruote: come un incunabolo

No non è un offesa, anzi: incunabolo è la definizione per indicare i preziosi e ormai rari libri stampati sino al 1500. Umberto Eco lamentava una pratica comune tra i mercanti d’arte: staccare alcune parti e smembrare questi antichi volumi perché a pezzi valgono di più. Difatti le singole pagine vengono incorniciate e prendono un mercato diverso da quello tradizionale del...

la Gioconda: meglio in bianco e nero?

Lo diamo per scontato ma non è da molto tempo che stampare a colori sia così semplice e tutto sommato così economico. Anzi oggi stampare (bene) in bianco e nero può essere addirittura più difficile e costoso che stampare a colori. Andiamo con ordine: Sino agli anni 70 le riviste e il libri erano composti per lo più da pagine in bianco...

il furore del nero e la quadricromia.

Il "non colore" che mette in difficoltà gli stampatori. "Il furore del nero" è il titolo di un meraviglioso libro del fotografo Paolo Monti, una figura fondamentale nella storia della fotografia italiana. Abbiamo preso a prestito questo titolo perché il nero, pur essendo un colore (ammesso che si possa definire tale) che fa parte della quadricromia, è molto difficile da stampare...

il battistrada: solo un elemento grafico?

Mani a terra, sedere in alto. Così l’uomo più veloce del mondo si mise in posizione di sparo. Un particolare: indossava scarpe rosse con tacchi a spillo. Impossibile non ricordare Carl Lewis, il figlio del vento, in quella scandalosa campagna pubblicitaria. Scandalosa e indimenticabile, una definitiva frattura con un passato rassicurante. Per quasi un secolo, infatti, il battistrada è stato l’elemento grafico utilizzato per...

pubblicità a colori

Fotografi, registi e pittori: sempre pronti a catturare il fascino delle stazioni di servizio. Anche in abito pubblicitario l’impatto è stato importante, le case petrolifere hanno investito somme enormi nelle campagne stampa sulle riviste italiane ed europee, dando un forte sostegno alle varie iniziative editoriali. Facile trovare riviste quasi interamente in bianco e nero ma con la pubblicità del distributore a colori. Fotografie...

fanzine 56 – Mario Sironi, per le vie di Milano

Lunedì 19 agosto 1839 nasce uffcialmente la fotografia. In questo giorno, infatti, la nuova invenzione fu presentata ai Parigini presso l’accademia delle scienze e quella delle arti visive. Passa qualche decennio e i pittori sono liberi dal difficile compito di rappresentare la realtà “così com’è”, ammesso che si possa farlo. L’evoluzione pittorica in centocinquant'anni passa da Bernardo Bellotto (1722-1780) praticamente un fotografo...